Il comune di Barga si trova in provincia di Lucca, ad un’altitudine di 410 metri s.l.m. ed ha una popolazione di circa 10000 abitanti. A Barga si possono ammirare il Teatro dei Differenti, costruito nel Quattrocento, e il Duomo del XII secolo.
Già dal dibattito sull’origine del nome possiamo ricostruire la storia del territorio come di un crocevia attraversato dai popoli storici dell’antichità. Gli studiosi, infatti, si dividono tra una teoria “etrusca”, che attribuisce il nome a Lucio Barcoli, lucumone di Luni, ed una “punica”, secondo la quale sono stati gli abitanti tunisini di Bargena, arrivati in Toscana al seguito del condottiero cartaginese Annibale (III secolo a.C.), a dare il nome alla terra nella quale avevano deciso di fermarsi. I ritrovamenti archeologici, inoltre, testimoniano la presenza dei Liguri Apuani, popolo di stirpe preindoeuropea che ha colonizzato le montagne tra Toscana e Liguria prima degli Etruschi.
Nel IX secolo, al termine dell’epoca contrassegnata dalle invasioni barbariche, Barga è un borgo affidato alla famiglia dei Rolandinghi, di origine longobarda. Sia la contessa Matilde di Canossa, che l’imperatore Federico Barbarossa, concedono ai suoi abitanti notevoli privilegi. Tuttavia, il borgo si trova presto a far parte dei domini del libero comune di Lucca, già intorno al Mille. È un’epoca di aspre e sanguinose battaglie tra la città e la chiesa, che vanta sulle terre della Garfagnana un lascito ereditario concesso in punto di morte dalla contessa Matilde.
In seguito alla soppressione del vescovado lucchese, voluta dal Papa per punire i Lucchesi delle loro scorribande, i cittadini di Barga tentano di liberarsi dal loro dominio, aiutati dai Pisani. Nel 1326, dopo due anni di assedio e trattative, i Lucchesi rientrano in possesso della cittadella, che diventa la sede di uno dei tre vicariati della Garfagnana, nonché un centro commerciale di notevole importanza, sul valico che collega il modenese alla Versilia. Transitano per i mercati di Barga lana, seta, formaggio di pecora, bestiame, miele e pesce.
L’attrito con Lucca, tuttavia, non diminuisce. Nel 1298 nuovamente gli abitanti del capoluogo attaccano e saccheggiano la città ,per punire i commercianti che sfuggono ai dazi loro imposti trafficando di contrabbando con i Fiorentini. Molti barghigiani fuggono allora dall’area per stabilirsi, come esuli, a Firenze. Quando nel 1316 sale al potere a Lucca Castruccio Castracani, condottiero molto temuto, il contrabbando cessa definitivamente. Alla prima occasione buona, però, i barghigiani si consegnano a Firenze. Ciò avviene nel 1328, dopo la morte di Castruccio.
Altre due volta Barga viene assediata. Sempre nel XIV secolo, ad opera dei Pisani, e nel 1436 quando le truppe milanesi guidate da Niccolò Piccinino muovono verso la Toscana per combattere Firenze. Ogni qualvolta c’è una guerra contro questa città, il comune di Barga, noto a tutti per la sua assoluta fedeltà alla città del giglio, è il primo ad essere colpito. Per sua fortuna, comunque, non viene mai violato e si assicura, dal XV secolo, in poi, una tranquilla esistenza e numerosi privilegi. Tra questi vi saranno l’esenzione da dazi doganali e appalti, in particolar modo quello sulla polvere da sparo, che farà sorgere numerose fabbriche nell’area del barghihiano.