Arcipelago Toscano

La leggenda narra che l’Arcipelago Toscano, situato tra la terraferma e la Corsica, si sia formato dalla caduta in acqua di alcune perle della collana che adornava il collo di Venere al momento del suo emergere dal mare: sette di […]

La leggenda narra che l’Arcipelago Toscano, situato tra la terraferma e la Corsica, si sia formato dalla caduta in acqua di alcune perle della collana che adornava il collo di Venere al momento del suo emergere dal mare: sette di esse caddero nel Tirreno, proprio davanti alle coste della Toscana, e così nacquero le sette isole dell’Arcipelago: Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri.

Belle e suggestive in tutti i periodi dell’anno, ognuna con la sua storia, il suo ambiente, la sua peculiare vegetazione, il suo mare nelle più disparate tonalità del blu con i fondali ricchi di una flora ed una fauna meravigliosa, questi luoghi sono dei veri e propri paradisi naturali dove colline, pianure e scogliere si alternano a spiagge e calette di grande fascino.

Di notevole interesse è il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il più grande parco marino d’Europa, che comprende tutte le sette isole, caratterizzato da una grande varietà di ambienti naturali che spaziano dalla sabbiosa isola d’Elba alle più rocciose isole di Capraia, Giannutri, Gorgonia e Montecristo.

L’Isola d’Elba con i centri di Porto Azzurro, Portoferraio e Capoliveri e l’Isola del Giglio che alterna scogliere di granito levigato a baie e spiagge sabbiose sono le mete turistiche più ambite dell’arcipelago.

Affascinante nel suo essere selvaggia e disabitata, l’Isola di Montecristo formata da un’antica massa granitica rivestita di folta macchia mediterranea è, oggi Riserva Naturale ed oggetto di studi da parte di vari Enti di ricerca.

L’arcipelago basa la sua economia principalmente sul turismo e sulla pesca, mentre tra le attività artigianali si distingue per la lavorazione delle ceramiche nel rispetto della tradizione al tornio e con le esperte mani degli antichi mastri artigiani.

Da non dimenticare l’ottima produzione vinicola, nell’Isola d’Elba e del Giglio anche se negli ultimi anni molti vigneti hanno lasciato il posto alla macchia mediterranea e ai boschi per esigenze turistiche.