Il comune di Bagnone si trova in provincia di Massa Carrara, ad un’altitudine di 365 metri s.l.m., ed ha una popolazione di circa 2000 abitanti. Castello medievale molto ben conservato, ospita al suo interno la chiesa di San Niccolò, ristrutturata nel XVII secolo.
È facile presupporre che la zona di Bagnone sia stata abitata fin dai tempi più remoti. Tuttavia le tracce più antiche della sua storia risalgono al VI-VII secolo d.C., quando si sviluppano i primi centri in prossimità delle grandi vie commerciali che attraversano la zona. Una bolla papale del 1124 ci informa che nel XII secolo è presente un castello di Bagnone che sovrasta il borgo di Gutula. Dalla fusione dei due nascerà l’attuale città.
I primi indiscussi padroni del territorio sono i marchesi Malaspina. Dal 1220 al1339 vi regnano gli Spino Fiorito di Filattiera, prima che l’area venga divisa in tre marchesati, assegnati ai figli di Nicolò il Marchesotto. Come molti altri centri della Val di Magra, Bagnone finisce invischiato nelle lotte tra la Repubblica Fiorentina ed i Visconti di Milano, che per un breve periodo esercitano il loro dominio sul borgo, prima di cedere definitivamente il passo alla grande città toscana.
L’epoca del dominio fiorentino, mediceo prima e lorenese poi avvia un periodo di prosperità e sviluppo urbanistico, dovuto principalmente all’attività commerciale, che si protrae ininterrottamente per trecento anni. La gran parte dell’attuale patrimonio architettonico di Bagnone fiorisce in questo periodo. Alle fiere che caratterizzano la vita economica del paese si inizia ad affiancarsi anche un’intensa attività agricola che al giorno d’oggi, insieme al commercio ed al turismo, costituisce uno dei tre cardini dell’economia bagnese.
Fino a 1796, il territorio di Bagnone rimane aggregato al Granducato di Toscana, per poi passare sotto l’amministrazione della Repubblica Ligure. Si tratta di una breve parentesi, dovuta alla discesa dei rivoluzionari napoleonici, durante la quale il comune viene spostato anche nel Dipartimento degli Appennini. Con la Restaurazione del 1814 il borgo cambia nuovamente la sa situazione politica ed è annesso al Ducato di Modena, sotto la signoria degli Estensi. Vi rimarrà fino all’ingresso nel neonato Regno d’Italia, avvenuto nel 1859. La sua attuale estensione si completa nel 1894 con l’appropriazione di Orturano.